Il Cane lupo cecoslovacco è come definisce lo standard universalmente utilizzabile. Bisogna però trovare un modo giusto per l’addestramento. Prima di tutto bisogna educare il cucciolo, instaurare un rapporto cane-proprietario corretto e poi cominciare a piccoli passi. Nonostante la loro velocità di apprendimento può invogliare a fargli imparare tantissime cose in poco tempo, è raccomandabile procedere con calma e sicurezza con tanti intermezzi piacevoli. Li possiamo vedere fare Agility oppure tirare la slitta anche nelle gare più importanti, perché con la loro resistenza e tenacia non sono sicuramente da meno in confronto con le razze nordiche.
Il Cane Lupo Cecoslovacco è nato come cane da lavoro presso la Guardia di confine, parliamo più dettagliatamente dell’addestramento nell’orientamento originario. Il loro vantaggio è la loro indipendenza, i sensi sviluppatissimi, la loro attività e tempra. Si deve superare la loro avversione a tutte le attività monotone, ripetitive e inutili. Ma siccome la ripetizione è la base dell’apprendimento, allora il periodo d’addestramento è un po’ più lungo.
La pista è un campo di competenza di questa razza. Cercare però di fargli eseguire le piste facili con una precisione meccanica non porta al successo. Per non far perdere interesse al cane, è necessario passare presto alle piste più difficili, più vecchie di due ore con un percorso interessante e fatte su terreni vari. Un cane adolescente dovrebbe eseguire le piste fresche senza problemi e su un terreno adatto possiamo far passare tutta la notte. L’interesse del cane per la pista si deve incoraggiare di continuo. Cambiamo spesso le piste tracciate da noi con quelle tracciate da estranei, possibilmente da amici che il cane conosce, oppure dai membri della famiglia e alla fine lasciamogliele trovare. Durante un addestramento intensivo nel periodo di preparazione per i brevetti gli diamo da mangiare solo sulla pista – ogni percorso finisce con il cibo, la sua “preda”.
I proprietari di cani di questa razza si devono rassegnare per un periodo alla bassa valutazione di lavoro del loro cane sulle piste facili, stabilite dai regolamenti dei brevetti. Chiaramente non è piacevole gareggiare su una pista tracciata dal conduttore soli trenta minuti prima, con un cane che senza problemi esegue le piste tracciate dagli estranei, vecchie più di dodici ore, ed avere un punteggio più basso di un concorrente che riesce a seguire solo una pista invecchiata di mezz’ora ma non di più. Però è più importante sapere che dal vostro cane cresce un vero esperto, mentre il concorrente al momento apprezzato, rimarrà inferiore alla media.
Solo dopo tante esperienze svilupperà un preciso “stile di lavoro” e smetterà di annoiarsi sulle piste facili. Successivamente riuscirà a eseguire la pista con un’efficienza che nel confronto, le altre razze non riusciranno raggiungere.
L’addestramento alla difesa non è differente dal procedimento normale – dal gioco con lo straccio, allenamento dell’attacco in cerchio, fino a perfezionare alcuni esercizi come esplorazione del terreno, difesa del conduttore oppure arresto di un delinquente.
Le forme d’allenamento che sviluppano l’aggressività come per esempio: sorvegliare un oggetto, provocare un cane legato davanti ad una bacinella con cibo è preferibile usarle il meno possibile e solo per aumentare la sicurezza ed il coraggio del cane.
Affronto e presa sullo straccio oppure sulla manica devono essere esercitate come un gioco, lasciando agire l’istinto naturale predatorio. Sviluppare l’aggressività in un cane giovane prima della pubertà è inopportuno, ugualmente come usare un cane non adulto in servizio, perché durante la pubertà, il cane cambia il proprio rapporto con la gente e con il conduttore. Cominciare a sviluppare l’aggressività dopo la sua maturità non è solo più facile ma anche meglio controllabile. Non è per niente necessario farlo con soggetti assegnati ad attività sportive.
Nel caso che al vostro campo d’addestramento si pratica la perlustrazione del terreno (revier) con nascondigli artificiali, è piuttosto difficile mantenere l’interesse del cane. Il conduttore non dovrebbe, finito l’esercizio, portarlo via, ma finire l’azione con un po’ di movimento (attacco, tentativo di fuga…)
Molto più facile è motivare un cane facendo revier in campagna. E’ ugualmente adatto, per esempio boschetto tradizionale, qualsiasi stabilimento “sorvegliato”, magazzini, parcheggio o una vecchia stazione. Cercare e trovare una persona nascosta in tal ambiente è molto più interessante che girare semplicemente intorno a sei nascondigli artificiali. Non esitiamo a rianimare l’allenamento di questo esercizio con la ricerca di membri della famiglia oppure del padrone (il cane viene condotto da un’altra persona). Questo è anche un metodo base d’addestramento per i cani da valanga.
Gli esercizi d’ubbidienza si devono eseguire in modo dinamico e mai troppo a lungo, curando di motivare ogni volta il cane. Si consiglia di evitare di cadere nello stereotipo, approfittare del gioco, cambiare ambiente, il momento del giorno, la successione degli ordini e anche gli stimoli di consolidazione, ma nello stesso tempo finire sempre l’esercizio, non procedere in maniera caotica, stabilirsi fini ragionevoli e chiedere al cane solo quello che riesce a fare. Non è necessario avere chissà quanta esperienza, ma essere capaci di mettersi nei suoi panni, conoscere le sue reazioni. Succede spesso che conduttori giovani (dai 12 ai 14 anni) riescano meglio di esperti che ripetono metodi abituali.
Il conduttore deve conservare nell’educazione la calma e cercare di evitare tutte le possibili reazioni critiche. Il Cane Lupo Cecoslovacco è molto intelligente, riesce a differenziare sottilmente varie situazioni, riesce a imparare molto rapidamente a reagire ai più leggeri stimoli e nello stesso tempo ignorare effetti molto forti e fastidiosi. A questo però, deve precedere un addestramento sensibile e pianificato, eseguito abbastanza a lungo. Con la fretta e i metodi duri non si raggiunge mai il successo.